lunes, 30 de mayo de 2016

OPERA DI EVANGELIZZAZIONE IN ASIA

Martiri recenti della Chiesa in Asia
(Professor Jose Vidamor Yu)
Gesù è nato, vissuto e morto in Asia. Ha predicato, insegnato e reso testimonianza della volontà del Padre in Asia e ha reso questo continente una terra di promessa e di speranza per tutto il genere umano (EA, n.1) E’ a partire da questo continente che il comandamento del Signore "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni" (Mt 28, 19) deve essere realizzato.
Martiri asiatici: dono per la Chiesa
La nascita della Chiesa in Asia è antica quanto la nascita della Chiesa stessa. La religione cristiana si è diffusa rapidamente da Gerusalemme ad Antiochia e poi in Occidente, fino a Roma. Il cristianesimo ha raggiunto le coste dell’India dove san Tommaso ha predicato e ha subito il martirio. La fede è giunta in Armenia e il Vangelo è stato predicato dai santi Giuda Taddeo e Bartolomeo. Attraverso il loro martirio, l’Armenia è divenuta la prima nazione ad abbracciare il cristianesimo. L’evangelizzazione apostolica della Siria, delle nazioni arabe durante il V secolo, dei cinesi nel XIII secolo e della regione del Pacifico a partire dal XV secolo ha donato testimoni e martiri della fede cristiana.Questi luminosi modelli cristiani hanno mostrato una testimonianza di fede e un’opera straordinarie per la crescita della Chiesa in Asia. Gli asiatici, elevati agli onori degli altari di recente, hanno piantato la fede cristiana nel grembo delle più antiche tradizioni e religioni del mondo. Il loro sangue ha contribuito alla crescita della Chiesa. Il loro martirio è stata una fonte profonda di "ricchezza spirituale e un grande strumento di evangelizzazione" (EA, n. 9).
Martiri asiatici: ispirazione per i missionari
Gli esempi dei martiri cristiani, sia di quelli proclamati dalla Chiesa sia di quelli che Dio solo conosce, sono una ispirazione e un incoraggiamento ai missionari che instancabilmente dedicano la propria vita all’opera evangelizzatrice della Chiesa in Asia. I missionari dovrebbero anche trarre ispirazione da quanti hanno vissuto l’essenza del messaggio cristiano. Giovanni Paolo II auspica che "che la grande schiera di martiri dell'Asia, antichi e nuovi, non cessi mai di insegnare alla Chiesa in quel Continente cosa significhi rendere testimonianza all'Agnello…" (EA, n. 49). La vocazione al martirio o alla testimonianza non è solo un dono della persona a Dio, ma anche un dono alla Chiesa e all’Asia. "La fede della Chiesa in Gesù è un dono ricevuto ed un dono da condividere; è il dono più grande che essa può offrire all'Asia." (EA, n. 10). Questo dono di fede implica difficoltà, prove, sfide e le varie difficoltà di predicare il Vangelo poiché missionari si imbattono continuamente nella ricchezza delle culture dell’Asia. Il viaggio di fede in Asia è un viaggio verso la ricchezza dei sacrifici fatti dai martiri asiatici. Il sangue dei martiri versato in questo continente ha dimostrato alle popolazioni asiatiche il valore della "santità di vita e di come occorra essere pronti ad offrire la propria esistenza per il Vangelo" (EA, n. 9)
Martiri asiatici: nuovi orizzonti per le missioni oggi
L’Asia è benedetta da martiri che ispirano il rinnovamento della missione oggi. I martiri hanno infuso nel cuore degli asiatici il senso di missione e di solidarietà . In India, Gonsaolo Garcia e John de Brito sono stati canonizzati rispettivamente nel 1629 e nel 1947. Joseph Vaz fu beatificato nel 1995. Il Giappone possiede Paul Miki e i suoi compagni, Grazia Hosawaka, LudivicoIbaragi, Michael Kozaki e Takayam Ukon. La Corea ha più di 10.000 martiri e Giovanni Paolo II ha canonizzato 103 martiri a Seul nel 1984. La Corea onora Andrew Kim Taegon, un sacerdote coreano con Chung Hasang e Kim Hyoim che erano responsabili laici. Le Filippine hanno Lorenzo Ruiz e i suoi compagni e il catechista Pedro Calungsod che è stato beatificato nel 2000. Il Vietnam ha più di 130.000 martiri, fra i quali 117 canonizzati nel 1988: Andrew Dung Lac, Phanxico Xavier Can, Vincent Diem, Phaolo Le Bao Tinh, Phero Nguyen Khac Tu e Agnes Le Thi Thanh che è stato beatificato nel 2000. Per quanto riguarda la Cina, nel 2000 Giovanni Paolo II ha canonizzato 120 martiri, fra i quali 33 missionari e 87 cinesi.

La testimonianza dei martiri asiatici ha insegnato alla Chiesa a essere testimone autentica del Vangelo. Ciò significa che la Chiesa condivide le gioie e i dolori, le speranze e le sofferenze e le preghiere e le opere dei popoli asiatici. La Chiesa in Asia è vicina ai poveri che includono immigrati, indigeni e popolazioni tribali, donne e bambini e chi subisce le peggiori forme di sfruttamento (EA, n. 34).

lunes, 9 de mayo de 2016

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